Dove operiamo

 

Geografia

La Repubblica democratica e popolare del Burkina, è uno Stato dell’Africa dell’Ovest, a sud del Sahara, che non ha sbocchi sul mare. Il suo territorio è pari a 274 200 km² (quindi vasto quasi come l’Italia) per una popolazione di oltre 15 milioni di abitanti. E’ una repubblica semi-presidenziale e la capitale, posta al centro del Paese, è Ouagadougou che conta circa 1,5 milioni di abitanti. La lingua ufficiale è il francese e la valuta è il Franco CFA (1€ = 655.9570 CFA).

Clima

Il clima è caratterizzato da due stagioni: quella delle piogge che dura circa tre/quattro mesi (giugno-ottobre) e una stagione secca per i restanti mesi. Da gennaio a marzo soffia l’harmattan, vento proveniente da nord, che causa problemi respiratori e alla vista.
Da aprile a giugno le temperature salgono sempre più spesso oltre i 40°.

 

Popolazione

Burkina Faso significa “patria degli uomini integri” : burkina significa integrità, onore in lingua moore, mentre faso vuol dire patria, terra in lingua franca diula. Gli abitanti sono chiamati Burkinabè in lingua fulfuldé. Questa mescolanza delle tre lingue principali sta a significare il desiderio di convivenza di una società multietnica formata da oltre 60 etnie.
Nel nome della nostra Associazione “Foguni” significa “buongiorno” nella lingua san, dell’etnia Samo (o Sanan), ed è il saluto più diffuso sia tra conoscenti che tra persone che casualmente si incontrano.

Flora e Fauna

La savana sub tropicale occupa la maggior parte del territorio centro meridionale, mentre verso nord la savana cede il passo al sahel.
Le foreste originarie sono state considerevolmente ridotte, degradate e frammentate dalle attività agricole, dallo sfruttamento del legname e dalla fabbricazione del carbone di legna. La maggior parte della fauna di grandi dimensioni è stata decimata dalla caccia intensiva specialmente nelle zone più abitate dall’uomo, tuttavia il Burkina Faso possiede forse la più ampia varietà di grandi mammiferi nell’Africa Occidentale: elefanti, ippopotami, bufali, scimmie, coccodrilli, giraffe, vari tipi di antilopi oltre ad una grande varietà di uccelli ed insetti che possono essere ammirati nei Parchi.

 

Economia

Il Burkina Faso è un paese in via di sviluppo. E’ il primo produttore africano di cotone e questo nonostante l’aridità del suolo. La maggior parte degli agricoltori pratica solo l’agricoltura di sussistenza.
L’Indice di Sviluppo Umano, secondo i dati più recenti pone il Burkina Faso al 161.mo posto nella graduatoria mondiale, quindi fra i 15 Paesi più poveri al Mondo.
Secondo l’Indice di Povertà Multidimensionale elaborato nel 2010 dall’OPHI, le persone che subiscono in Burkina Faso gravi forme di privazione sono:
– 80,4% per quanto riguarda l’educazione scolastica,
– 61,9% per quanto riguarda la salute,
– 81,6% per quanto riguarda il tenore di vita,
– 51% per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile.
La popolazione che vive sotto la soglia della povertà è circa il 46,4%, mentre il 56,5% sopravvive con meno di 1€ al giorno.
Tasso di mortalità infantile: 13%, ciò vuol dire che su 100 bambini nati vivi 13 moriranno prima dei 5 anni.

 

Salute

Con un tasso d’infezione da HIV stimato del 4,2% della popolazione (8,5% in Ouagadougou) il Burkina Faso fa parte dei 5 Paesi dell’Africa dell’Ovest maggiormente colpiti dall’AIDS. Inoltre rientra nella “cintura della meningite” che si estende dall’Etiopia al Senegal con frequenti epidemie.
Perciò l’AIDS, la meningite e la malaria sono per i bambini le più importanti cause di mortalità, insieme alle diarree, causate dalla scarsità di acqua potabile, al tetano, al morbillo e alla malnutrizione.

 

Cultura

Il Burkina Faso ha avuto un ruolo trainante per la rinascita dell’arte e della cultura africane. La popolazione del Burkina Faso si distingue per dei tratti culturali precisi: l’ospitalità, l’umiltà, la lealtà, la gentilezza, il rispetto dei beni comuni, l’attaccamento al lavoro e il coraggio nelle avversità, l’amore per la patria.
In questo Paese vivono più di 60 gruppi etnici con caratteristiche sociali e culturali diverse. Ogni gruppo etnico ha la propria arte, tuttavia le tradizioni artistiche dei Mossi, dei Bobo e dei Lobi sono le più famose.
Uno dei tratti più caratteristici della vita culturale di questo paese è l’attenzione per il cinema, la danza ed il teatro. Per il primo si organizza con cadenza biennale un festival cinematografico (Fespaco) dal richiamo internazionale e per gli altri, sempre ogni due anni un altro festival.

Storia

In Burkina Faso si trovano tracce d’insediamenti umani fin dalla preistoria. In vari siti del territorio del Paese sono stati rinvenuti reperti datati fino a 12000 anni a.C.
Fra i popoli che abitarono il Burkina Faso ci furono sicuramente i Dogon, localizzati nella parte settentrionale della regione, in seguito migrati verso Bandiagara (Mali). Fra il XV e il XVI secolo d.C. la regione del Burkina Faso fu uno dei centri economici più importanti dell’impero Songhai. I francesi iniziarono la colonizzazione della regione del Burkina Faso nel 1896, sottomettendo il regno Mossi di Ouagadougou. Nel 1919, il Burkina Faso divenne una colonia separata (col nome di Alto Volta. Il 5 settembre 1932, la colonia fu smembrata e suddivisa fra Costa d’Avorio, Mali e Niger. La tratta degli abitanti del posto come schiavi nelle piantagioni francesi della vicina Costa d’Avorio fu infine la ciliegina sulla torta.
Verso la metà del XX secolo, l’Alto Volta fu tra i più decisi a chiedere l’indipendenza e nel 1960 Maurice Yaméogo, fu eletto come primo presidente del paese. Una serie di disastrose politiche economiche unite al lassismo nei confronti della corruzione portarono a rivolte e dimostrazioni popolari. Nel 1966, un colpo di stato militare rovesciò il governo di Yaméogo, accusato anche di essersi arricchito con i fondi pubblici. Il vuoto di potere che ne seguì portò a vent’anni di colpi di stato e contro colpi di stato, fino a quando il capitano Thomas Sankara, un giovane socialista di sinistra, assunse il potere. Sankara cambiò il nome del paese in Burkina Faso e varò subito una serie di politiche socialiste radicali. La sua politica nettamente socialista rese Sankara un eroe popolare, ma certo non gli portò l’appoggio delle classi alte. Quando poi decise di ridurre del 25% gli stipendi ministeriali anche i capi tribù cominciarono a temere che la loro tradizionale autorità fosse indebolita. I Paesi occidentali non vedevano di buon occhio questa politica e le sue denunce contro l’imperialismo occidentale.
Inevitabilmente Sankara non durò a lungo: il suo principale collaboratore e consigliere, il capitano Blaise Compaoré, organizzò un colpo di stato che terminò con la fucilazione di Sankara poco fuori Ouagadougou.
Come prese il potere Blaise Compaoré ristabilì immediatamente lo status quo, aumentò nuovamente gli stipendi ministeriali ai livelli precedenti e tagliò i sussidi alimentari, misure che non fecero altro che enfatizzare un sentimento di malessere nella società burkinabé. Modifiche alla costituzione, elezioni in cui si propose come unico candidato e pratiche intimidatorie verso gli avversari politici fanno sì che Blaise Compaoré sia ancora là, presidente del Burkina Faso dal 1991 al … giorno in cui i burkinabè si stancheranno della corruzione e degli intrallazzi dei politici.

Fonte: WikiPedia.org

Per maggiori informazioni: it.wikipedia.org/wiki/Burkina_Faso

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